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Gender apartheid in Iran e Afghanistan

di Federica Gentile | 15 Marzo 2023


Quello che sta accadendo in Afghanistan ed in Iran, secondo la campagna End Gender Apartheid Today lanciata l’8 marzo, non si può assimilare alla “semplice” discriminazione di genere, ma è un fenomeno che può essere definito come apartheid di genere, in quanto siamo di fronte alla segregazione ed oppressione sistemica ed istituzionalizzata delle donne.

Nel regime dei Talebani in Afghanistan le donne sono escluse dalle istruzione, dall’impiego nelle ONG e nel governo, dal poter viaggiare senza la protezione di un parente maschio, ed è stato riportato che nelle due principali città del paese i Talebani stanno impedendo la vendita e la distribuzione di mezzi anticoncezionali. In Iran il diritto all’istruzione delle donne è stato limitato, non possono partecipare agli eventi sportivi e non possono viaggiare fuori dal paese senza il permesso del marito.

Nell’ambito del diritto internazionale, “gli standard dell’apartheid […] sviluppati principalmente nel 20 ° secolo, sono stati elaborati per affrontare l’apartheid razziale”, ma la definizione di apartheid dovrebbe includere anche le gerarchie di genere, non solo le gerarchie razziali.

Secondo Phyllis Chesler, il gender apartheid è infatti un insieme di “pratiche che condannano le ragazze e le donne a una sottoesistenza separata e subordinata e che fanno dei ragazzi e degli uomini i custodi permanenti della castità delle loro parenti”.

Più in dettaglio le richieste della campagna rivolte ai governi sono:

a) Amplificare e centrare le esperienze delle donne in Iran e Afghanistan che vivono sotto l’apartheid di genere.

b) Fare dichiarazioni, emettere risoluzioni e dare forma ad altre risposte politiche per condannare i regimi di apartheid di genere in Iran e Afghanistan.

c) Interpretare e/o espandere la definizione legale di apartheid ai sensi delle leggi internazionali e nazionali per includere forme gravi di discriminazione di genere istituzionalizzata.

Infine, malgrado l’oppressione sistemica, le donne in Iran e Afghanistan resistono: in Afghanistan le donne sono scese in piazza al grido di “pane, lavoro e libertà” e sono state create scuole clandestine per le donne e per le ragazze. Non solo, secondo alcune fonti esiste una resistenza armata femminile contro i Talebani.

Il riconoscimento del crimine di gender apartheid sarebbe un modo significativo per sostenerle nella loro battaglia.

Per sostenere la campagna, si può firmare qui.

Immagine: Joel Heard su Unsplash