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L’uguaglianza di genere in Europa nel 2020

di Federica Gentile | 2 Novembre 2020

Bandiere dell'Unione Europea
Photo by Guillaume Périgois on Unsplash

L’era post Covid19 non sembra vicinissima, ma almeno stiamo facendo passi da gigante per l’uguaglianza di genere in Europa e in Italia perchè abbiamo capito quanto sia importante?

No.

L’ultimo Gender Equality Index dell EIGEci rivela infatti che l’Europa sta a 67,9 punti su cento in termini di uguaglianza di genere, e dal 2010, che sembra un secolo fa ma sono solo trascorsi 10 anni, abbiamo guadagnato ben 4 punti!

C’è da aprire lo champagne! Ma quello tiepidino e dolciastro.

In termini di uguaglianza di genere, l’Europa fa bene nel campo della Salute, dove il punteggio dell’uguaglianza di genere arriva a 88 punti, e rimane scarsina la performance per quanto riguarda il Potere politico, dove l’Unione arriva a 53,5 punti. Da notare che è comunque il settore in cui la situazione è migliorata di più in tempi recenti. Il report osserva che senza il miglioramento di questo indicatore, il progresso dell’uguaglianza di genere in Europa sarebbe praticamente nullo.

E’ peggiorata la performance per la variabile Tempo, che per quanto dati e statistiche siano fondamentali, basta chiedere in giro per “scoprire” l’impatto deleterio del Covid 19 sul carico di lavoro domestico e di cura delle donne. Non va benissimo neppure il settore della Conoscenza, dove si arriva a 63,3 punti.

Guardiamo l’Italia, che purtroppo si piazza sotto la media UE, con un punteggio totale di 63,5 punti su 100, ma ci solleva un pochino il fatto che l’uguaglianza di genere nel nostro paese aumenta ad un ritmo più rapido (o meno lento) dell’uguaglianza di genere in Europa. Ci allineiamo all’Europa nella situazione nel settore Salute, dove appunto arriviamo intorno agli 88,4 punti. E ulteriore aspetto positivo, le quote di genere hanno funzionato in termini di aumento di presenza delle donne in economia ed in politica, anche se il punteggio è basso (48,8). Se state anche solo pensando di storcere il naso per le quote di genere, prima leggete qui.

Assolutamente “sorprendente” il fatto che le donne in Italia continuano a lavorare più degli uomini in termini di lavoro domestico e di cura (le donne secondo il report hanno una probabilità quattro volte maggiore di passare almeno un’ora al giorno, tutti i giorni, a cucinare e fare lavori domestici), e di conseguenza l’indicatore Tempo registra una performance pari a 59,3 punti. Da notare che la mancanza di tempo significa meno tempo per volontariato, per il semplice e meritato ozio, e per la partecipazione alla vita pubblica del paese. Altro tasto dolente il Lavoro, dove “vinciamo” il punteggio più basso di tutta la UE in termini di uguaglianza di genere (63,3 punti) e questo è storicamente un punto debole del nostro paese. Tra pochi giorni sarà l’Equal Pay Day, e, giusto per restare in tema, le donne in Italia guadagnano al mese in media un quinto meno degli uomini, secondo i dati EIGE. Progresso scarsino per il settore Denaro, in cui in 10 anni abbiamo fatto un “balzo” di 0.1 punti in 10 anni e dove il punteggio arriva a 79. Questo ambito misura il livello di disuguaglianza tra uomini e donne in termini di accesso a risorse finanziarie e in generale misura la situazione economica di uomini e donne; peraltro ricerche recenti hanno confermato quanto osservato dall’EIGE, e cioè che le donne sono a maggiore rischio di povertà.

Altra situazione non meravigliosa per la Conoscenza, dove abbiamo un punteggio pari a 61,9; si tratta comunque di un ambito in cui qualche passo avanti è stato fatto; più donne che uomini ottengono un livello di istruzione terziario, ma rimane bassa sia per uomini che per donne rispetto al resto dell’Unione la percentuale (12%) di persone che partecipano a percorsi di formazione formale ed informale.

L’uguaglianza di genere in Europa rimane, nel 2020, ancora un miraggio.