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La disuguaglianza è una pandemia

di Federica Gentile | 26 Gennaio 2022

Lo avevamo scritto nel post “Lotta alla disuguaglianza” e lo ripetiamo: davvero a questo punto, “disuguaglianza” è  la parola del 2022; il nuovo report di Oxfam “La pandemia della disuguaglianza” rileva che durante la pandemia, le cose sono peggiorate per ben il 99% dell’umanità, con 163 milioni di persone che sono finite in una situazione di povertà.

Ogni 26 ore però è  apparso un nuovo  miliardario (e probabilmente sono proprio quasi tutti uomini); a questo punto, sostiene il rapporto Oxfam, nel novembre 2021, 252 uomini avevano una ricchezza combinata superiore a quella di 1 miliardo di donne e ragazze in Africa, America Latina, ed i Caraibi messi insieme.

Anche in Italia la disuguaglianza è aumentata, e nel 2020 ci sono stati un 1 milione di poveri in più mentre, a fine 2020, il top 10% degli italiani più ricchi possedeva oltre sei volte la ricchezza netta del 50% più povero della popolazione. Non solo, tra marzo 2020 novembre 2021 si è  passati da 36 miliardari italiani inclusi nella lista di Forbes a ben 49 ed “[i] 40 miliardari italiani più ricchi posseggono oggi l’equivalente della ricchezza netta del 30% degli italiani più poveri (18 milioni di persone adulte)” (p.15).

I più colpiti e le più colpite sono coloro che erano già  da principio più vulnerabili: le minoranze etniche e le donne. Infatti a livello globale ci sono ben 13 milioni di donne che sono uscite dal mondo del lavoro, moltissime delle quali sono lavoratrici nell’economia informale, che, trovandosi ad affrontare una “tripla crisi” tra la pandemia, l’aumento del lavoro di cura e la precarizzazione del lavoro sono piombate in una situazione di povertà. Durante il primo mese della pandemia i 740 milioni di donne che lavorano nell’economia informale hanno visto un crollo del loro reddito pari al 60%. Oxfam stima che globalmente le donne abbiano perso ben 800 miliardi di dollari redditi nel 2020, il che  equivale al PIL di 98 Paesi. E se l’occupazione maschile si sta riprendendo, così  non è  per le donne; nel 2021 Oxfam stima che ci saranno 13 milioni di donne occupate in meno rispetto al 2019 e ben 20 milioni di bambine potrebbero non tornare a scuola.

In Italia, il tasso di occupazione è in ripresa, ma soprattutto per gli uomini, e se per le donne italiane c’è  una ripresa dell’occupazione, nel nostro paese hanno sofferto particolarmente le donne straniere che, “impiegate nel settore dei servizi alle famiglie, hanno subito contraccolpi pandemici maggiori e stanno assorbendo peggio il colpo della crisi” (p.20). Altri fattori che hanno fatto sì  che più donne che uomini perdano il lavoro sono l’aumentato lavoro di cura, la segregazione occupazionale delle donne, il fatto che molte donne lavorino con contratti atipici a breve termine, e anche la mancanza di investimenti nelle infrastrutture della cura che aiuterebbero le famiglie e le donne a conciliare il lavoro con la vita professionale.

Che cosa fare? La risposta è sempre la solita. Bisogna tassare (di più) i ricchi. Secondo Americans for Fair Taxes, Jeff Bezos ha pagato zero tasse sul reddito negli USA nel 2007 e nel 2011 ed Elon Musk non ne ha proprio pagate nel 2019.  Il rapporto di Oxfam afferma che, se usassimo il surplus patrimoniale di Jeff Bezos maturato nei primi 21 mesi della pandemia (+81,5 miliardi di dollari) vaccineremmo completamente (due dosi e richiamo) tutta la popolazione mondiale. Oppure: una tassa del 99% sui proventi straordinari maturati dai 10 uomini più ricchi al mondo durante il Covid basterebbe per pagare abbastanza vaccini per tutto il mondo, per colmare i gap per quanto riguarda le risorse finanziarie per proteggere il clima, per garantire protezione sociale e sanitaria universale, e per finanziare iniziative per combattere la violenza di genere in più di 80 paesi. Tutto questo accadrebbe non lasciando questi poveri miliardari confinati in un monolocale senza più un conto in banca: sarebbero comunque 8 miliardi più ricchi rispetto a all’inizio della pandemia.

A livello governativo c’è molto che può essere fatto. Le raccomandazioni di Oxfam al governo italiano includono: l’ ammodernamento dei sistemi di protezione dei redditi, una maggiore valorizzazione del lavoro con la limitazione del ricorso a “forme contrattuali atipiche e poco remunerate”, e un aumento dei salari minimi; sistemi fiscali equi e progressivi, trasferimenti per il supporto delle famiglie con figli e RdC la valorizzazione del capitale umano e accesso alla conoscenza.

Al solito, le soluzioni esistono, la volontà  politica meno. La pandemia di Covid un giorno finirà, quella della disuguaglianza, invece?