×

La crisi climatica si combatte anche con l’uguaglianza di genere

di Federica Gentile | 7 Dicembre 2023

La crisi climatica minaccia l’uguaglianza di genere nei paesi più vulnerabili al riscaldamento globale. Lo ha riportato l’UNPFA (l’agenzia delle Nazioni Unite per la salute riproduttiva e materna) poco prima dell’inizio della conferenza sul clima delle Nazioni Unite, la COP28;  secondo l’UNPFA “la crisi climatica sta peggiorando il mondo delle donne e delle ragazze, con l’aumento delle temperature che mette a rischio la salute materna, le inondazioni che mettono a repentaglio l’accesso ai servizi e disastri che aumentano il rischio di violenza di genere.” 

L’UNPFA ha riportato che tra i 14 paesi più vulnerabili ai cambiamenti climatici (Somalia, Sud Sudan, Yemen, Afghanistan, Ciad, Repubblica Centrafricana, Repubblica Democratica del Congo, Niger, Mozambico, Siria, Mali, Etiopia, Nigeria e Iraq)

  • 6 sono tra i primi 10 paesi con il più alto tasso di mortalità materna.
  • 5 sono tra i primi 10 con i più alti tassi di natalità tra le adolescenti.
  • 7 sono tra i primi 10 con i peggiori tassi di matrimoni precoci.
  • 4 sono tra i primi 10 con i tassi più alti di violenza da parte del partner.
  • 13 stanno attraversando una crisi umanitaria che richiederà assistenza all’inizio del 2024.

L’UNFPA ha raccomandato quindi alla COP28 di finanziare sistemi sanitari che siano resilienti al clima e che rispondano ai bisogni delle donne e delle ragazze, e anche di includere ragazze e donne nei processi decisionali per le soluzioni di mitigazione del clima. Operazione quest’ultima che non sembra facilissima, perché anche se è ormai chiaro che le donne e le ragazze sono particolarmente colpite dalla crisi climatica, su 133 leader mondiali che partecipano alla COP28 solo 15 sono donne, in lieve miglioramento rispetto al 2022, ma con dati ancora scoraggianti. Care International UK riporta infatti che “Solo il 37% dei delegati nazionali alla COP27 nel 2022 erano donne, una percentuale inferiore alla percentuale del 2021. La rappresentanza delle donne era ancora più bassa tra i negoziatori e le negoziatrici più esperte”.

Questa situazione non permette alle donne e alle ragazze di essere ascoltate e di poter partecipare a processi decisionali che le riguardano da vicino, non consente di affrontare la crisi climatica in modo efficace ed esacerba anche la disuguaglianza di genere, nel breve e nel lungo periodo.

Ti è piaciuto questo articolo? Ti saremo molto grate se ci darai una mano a farlo leggere anche da altre e altri. Seguici e metti un like sui nostri social: Twitter, Instagram , Linkedin e Facebook

Se vuoi aggiornamenti mensili su Ladynomics, saremo poi molto contente di mandarti la nostra Newsletter gratuita. Ti puoi iscrivere qui.