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Il Nostro Manifesto

Austerity: una violazione dei diritti umani

12/9/2016

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Federica Gentile
Tempo di lettura: 1 minuto


La Gran Bretagna non è che proprio stia vivendo tempi d’oro, fra Brexit e austerity. E infatti le Nazioni Unite si son un po’ seccate con la perfida Albione, bacchettando il governo britannico per le politiche di austerity allegramente implementate negli ultimi anni.

Secondo il report UN, le politiche di austerity fanno sì che il governo britannico stia fallendo nell’ “adempiere al proprio obbligo di massimizzare le massime risorse disponibili per l’implementazione dei diritti economici, sociali e culturali.”  In sintesi, la posizione è che l’austerity di fatto violi i diritti umani dei cittadini e delle cittadine britannici. E non solo, aggiungiamo noi.

Che l’austerity faccia male a tutti, ma soprattutto alle donne, non è una novità: Alicia Girón, economista femminista ed  ex presidente di IAFFE, nel 2015 ha dichiarato: “L’ austerity diminuisce il numero di posti di lavoro esistenti e danneggia i posti di lavoro che già esistono. Quando i salari diminuiscono, le donne devono “spremere” il loro budget e il budget familiare. E’ vero anche per gli uomini, ma è peggio per le donne, perche’ c’è stata una trasformazione nelle famiglie. La famiglia classica del dopoguerra era costituita dai genitori e forse da due o tre figli. Non più. Ora sempre più famiglie sono formate da madri che si prendono cura dei bambini da sole.”

I tagli al settore pubblico, misura tipica dell’austerity, si sono tradotti in Gran Bretagna ed in Europa in una perdita di posti di lavoro ingente soprattutto per le donne, che di solito costituiscono il 70% dei lavoratori nel settore pubblico. Inoltre, si stima che 200,000 bambini in UK siano in condizioni di povertà come conseguenza dell’austerity.

Questa situazione non riguarda solo la Gran Bretagna, ma, in misura e modi diversi, l’Europa, andando anche a toccare anche le donne vittime di violenza: “L’impatto dell’austerity sulla violenza domestica e sulla perdita di autonomia sociale ed economica per le donne è già stata notata in altri paesi europei, soprattutto in Grecia ed in Spagna. In Gran Bretagna, i dati dimostrano che la crisi economica e le misure di austerity stanno seriamente impedendo gli sforzi per combattere la violenza domestica”.

L’austerity non ha funzionato ed in più danneggia gli individui più vulnerabili delle nostre società.

Sarà mica ora di pensare a delle serie alternative all'austerity?  Tipo il Piano F del Women’s Budget Group, che potrebbe essere finanziato grazie alla lotta all'evasione fiscale?
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